Climatizzazione estiva
La UNI/TS 11300-5:2014 definisce al punto 3.2.5 il servizio
di climatizzazione estiva come: "Servizio atto
ad assicurare il benessere degli occupanti mediante il controllo,
all'interno degli ambienti, della temperatura e dell'umidità,
della portata di rinnovo e della
purezza dell'aria durante la stagione di raffrescamento".
Nella centrale termica la presenza del servizio di climatizzazione
estiva si definisce inserendo degli opportuni impianti:
un Impianto Termico per il servizio di
Raffrescamento.
un Impianto Termico per il servizio di
Riscaldamento/Raffrescamento;
un Impianto UTA a cui si associa una U.T.A.
per il Raffrescamento;
Questi impianti dovranno essere poi collegati a delle macchine
frigorifere in grado di soddisfarne il fabbisogno termico.
Il primo impianto è il tradizionale impianto di distribuzione
di un fluido termovettore, funzionante solo nella stagione
estiva, che veicola il fluido freddo ai vari terminali. Il
secondo impianto si differenzia dal primo perché è in grado
di distribuire fluido caldo in inverno e fluido freddo in
estate. Il terzo impianto invece rappresenta il circuito di
alimentazione delle batterie fredde delle Unità di Trattamento
Aria.
Una centrale termica può soddisfare il fabbisogno energetico
per il servizio di climatizzazione estiva per uno
o più unità immobiliari, nel primo caso gli impianti che soddisfano
tale servizio sono impianti autonomi, nel secondo caso gli
impianti termici si definiscono centralizzati.
Nel caso di impianti termici centralizzati il fabbisogno
di energia primaria per la climatizzazione estiva
della centrale termica viene ripartito tra le varie unità
immobiliari servite secondo la procedura indicata nel capitolo
7 della UNI/TS11300-5:2016: "in proporzione
al fabbisogno di energia termica per il raffrescamento attribuibile
alle singole unità immobiliari (comprensivo quindi di perdite
di emissione, regolazione, distribuzione alle utenze, considerati
anche i relativi recuperi)."