ARCHIVIO ESPOSIZIONI

Ai fini del calcolo dei carichi
termici di un ambiente è essenziale definire le condizioni
al contorno del modello che lo rappresenta. Tra queste sono
rilevanti le caratteristiche degli ambienti, comprendendo
tra questi anche l’”ambiente esterno”,
che confinano con l’ambiente in
esame, separati da quest’ultimo dalle cosiddette frontiere,
intendendo con questo termine le strutture edilizie orizzontali
(solai) e verticali (pareti) che lo delimitano.
Dal menu Archivi,
selezionando l’opzione Esposizioni, si accede
alla finestra Archivio dei codici relativi alle esposizioni.
Lo scopo di questa finestra è proprio quello di definire le
caratteristiche degli ambienti che confinano con quello in
esame, tra le quali, riveste particolare
importanza la temperatura.
NB. Esistono
esposizioni che sono rilevate automaticamente dal programma
ed esposizioni che invece, non essendo tali, devono essere
definite appositamente dall’utente. Per le esposizioni rilevate
dal programma sarà
quest’ultimo
a compilare automaticamente l’Archivio dei codici relativi
alle esposizioni.

Le esposizioni possono essere di
quattro tipi:
Esterna: può riguardare
sia strutture verticali (pareti) sia orizzontali (soffitti
e pavimenti). La temperatura di confine è quella della località
di progetto. La struttura dotata di questa esposizione è inoltre
considerata dal programma irraggiabile dal sole, qualora possibile.
Le esposizioni cardinali principali (Nord, Sud, Est, Ovest)
e quelle intermedie (NE, NO, SE, SO ecc.) sono rilevate ed
inserite in archivio automaticamente dal programma. Per default,
il programma assegna automaticamente un’esposizione esterna
al soffitto degli ambienti del piano definito nella prima
riga dell’Elenco piani (finestra Inserimento/Modifica dei
piani) ed al pavimento degli ambienti del piano definito nell’ultima
riga del medesimo elenco. Qualora l’assunzione non sia vera,
l’utente potrà modificare l’esposizione in fase di inserimento
di ciascuno del simbolo grafico di ciascuno di tali ambienti.
Nonostante il programma legga in automatico le esposizioni
esterne delle pareti, qualora si voglia tener conto della
presenza di ostacoli esterni e quindi dell’ombra che essi
proiettano sull’edificio in questione (diminuzione dell’irraggiamento),
ai fini del calcolo di legge, occorre che l’utente imponga
l’esposizione Esterna alla parete interessata in modo da poter
specificare la tipologia di ostacolo e calcolare il fattore
di ombreggiamento.
Questo tipo di esposizione, se
definita per una parete verticale (cioé con INCLINAZIONE =
90), attiva la scheda OSTACOLI
Interna: può riguardare sia strutture verticali
(pareti) sia orizzontali (soffitti e pavimenti). Essa è relativa
alla seguente casistica di esposizioni:
verso ambienti appartenenti
a zone riscaldate (climatizzate) presenti nell’Elenco zone di progetto del programma
, con temperatura a bulbo secco di progetto invernale (estiva)
uguale a quella dell’ambiente in esame: in questo caso, non
essendovi scambio termico, il programma automaticamente non
rileva l’esposizione e quindi non ne tiene conto, in quanto
ininfluente ai fini dei calcoli;
verso ambienti appartenenti
a zone riscaldate (climatizzate) presenti nell’Elenco zone di progetto del programma
, con temperatura a bulbo secco di progetto invernale (estiva)
diversa da quella dell’ambiente in esame: in questo caso il
programma rileva automaticamente la presenza dell’esposizione;
verso ambienti appartenenti
a zone non esistenti nell’Elenco
zone di progetto del programma, con temperatura
a bulbo secco invernale (estiva) diversa da quella dell’ambiente
in esame e fissa per tutto il periodo invernale (estivo).
In questo caso il programma non rileva automaticamente la
presenza dell’esposizione e deve essere l’utente a definirne
completamente le caratteristiche. È per esempio il caso di
ambienti che confinano con edifici estranei al progetto e
che quindi non sono stati inseriti in quest’ultimo. In questa
tipologia viene anche contemplato il caso di esposizioni verso
ambienti appartenenti a zone non presenti nell’Elenco zone
di progetto del programma, con temperatura variabile nel periodo
invernale, secondo un profilo definibile con passo temporale
mensile. Tale profilo, come descritto nel seguito, viene tenuto
in conto dal programma ai soli fini del calcolo di legge e
può essere definito nella scheda Valori stagionali, che il
programma abilita quando l’utente seleziona il Tipo di esposizione
“Interna”.
verso ambienti non riscaldati,
con temperatura invernale variabile mensilmente, in funzione
della temperatura esterna. Il programma rileva automaticamente
l’esposizione, a condizione che l’utente definisca nell’Elenco
zone di progetto del programma una zona con Tipo di zona “Non
climatizzata” e associ quest’ultima agli ambienti non riscaldati.
Il programma, oltre ad individuare automaticamente l’esposizione,
calcolerà la temperatura dei locali non riscaldati, utilizzando
le procedure di calcolo di cui alla norma UNI EN ISO
13789:2001.
Controterra: può riguardare sia strutture
verticali (pareti) sia orizzontali (soffitti, pavimenti, solai).
È relativa al caso di pavimenti e pareti di piani interrati
o seminterrati. Deve essere sempre definita dall’utente. Nel
caso di pavimenti (Inclinazione = 180°), il programma abilita
la scheda "Pav.
su terr. " che consente di definire i parametri
necessari per il calcolo del coefficiente di accoppiamento
termico in regime stazionario Hg, di cui alla norma UNI
EN ISO 13370:2001
Verso ambienti non climatizzati
: può riguardare sia strutture verticali (pareti) sia orizzontali
(soffitti, pavimenti, solai). Consente, esclusivamente nel
calcolo energetico secondo UNI/TS 11300-1 con approccio A2
e metodo forfettario per il calcolo degli ambienti non climatizzati,
di imporre lo scambio termico verso ambiente non climatizzato
senza procedere alla definizione grafica dell'ambiente non
climatizzato adiacente.
L'archivio ESPOSIZIONI
si compone di 4 schede (tabs) che devono essere completate
in funzione del tipo di esposizione che si vuole realizzare:
Dati
generali
Esposizioni
interne - Valori stagionali
Esposizioni
esterne - Ostacoli
Esposizioni
verso terreno