Legge 10: come verificare la riflettanza solare in copertura
29/05/2025 – Approfondimento a cura dell’Ing. Francesco IAMMARINO

Sommario
Il contesto normativo alla base della verifica della Riflettanza solare
L’Allegato 1 “Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici” del Decreto 26 giugno 2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” (nel seguito “Decreto Requisiti Minimi”) al par. 2.3 “Prescrizioni”, punto 3, comma a) prevede che:
Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché di limitare il surriscaldamento a scala urbana, per le strutture di copertura degli edifici è obbligatoria la verifica dell’efficacia, in termini di rapporto costi-benefici, dell’utilizzo di:
a) materiali a elevata riflettanza solare per le coperture (cool roof), assumendo per questi ultimi un valore di riflettanza solare non inferiore a:
- ≥ 0,65 nel caso di coperture piane;
- ≥ 0,30 nel caso di copertura a falde.
Il Decreto Requisiti Minimi fornisce la definizione di riflettanza solare come rapporto tra l’intensità della radiazione solare globalmente riflessa e quella della radiazione incidente su una superficie espresso in forma di parametro adimensionale con valore compreso tra 0 e 1.
Il software effettua il confronto tra il valore limite normativo ed il valore di progetto di tale parametro, il quale deve essere specificato nei dati di caratterizzazione della struttura di copertura in Archivio Strutture.
Il parametro è facilmente reperibile sulle schede tecniche dei materiali impiegati nello strato più esterno irraggiato.
Analisi di una casistica particolare: edificio con terrazzo interpiano
Consideriamo un edificio con tetto piano, focalizzando l’attenzione sul terrazzo presente al piano secondo.

Nella casistica presa in esame, eseguendo il calcolo energetico per la produzione della relazione tecnica di Legge 10, il software solleva un warning notificante un valore nullo per la riflettanza solare di un solaio (nella fattispecie la struttura denominata “Solaio interno 35 cm”).

Un caso pratico: il rilevamento di un valore nullo di Riflettanza solare
Per comprendere meglio il warning, possiamo ispezionare il modello energetico per vedere dove è impiegata questa struttura, tramite la consultazione dell’Elenco Frontiere, attivabile dal comando omonimo.

Per individuare la struttura, ne digitiamo la denominazione nell’apposito campo di ricerca e premiamo quindi il pulsante di ricerca.

Abbiamo la conferma che tale struttura possiede l’esposizione “Tetto piano esterno”, rilevata automaticamente dal programma, di pertinenza dei due ambienti evidenziati nell’immagine qui di seguito.
Entrambi sono ubicati al piano primo (P1), sono denominati rispettivamente (P1-U1)-0003 e (P1-U1)-0006 e presentano una copertura a terrazzo.

Andiamo ora a controllare i parametri di questa copertura in Archivio Strutture.

Possiamo notare che la struttura utilizzata è un pavimento interno e non un soffitto esterno e, come tale, per essa non è possibile indicarne la riflettanza, trattandosi di un parametro caratterizzante solo le coperture esterne.
Accedendo ora ai dati estesi dei due ambienti delimitati da tale struttura, possiamo constatare che il componente rappresentante il soffitto è ereditato dall’Elenco Piani:

Consultando ora l’Elenco Piani rintracciamo effettivamente come solaio interpiano la struttura “Solaio interno 35 cm”.

Nell’ambiente (P1-U1)-0006, il soffitto è solo parzialmente esterno, dato che una porzione risulta delimitata da un solaio interno mentre la restante porzione è scambiante verso l’esterno.
Il secondo ambiente (P1-U1)-0003, invece presenta l’intero soffitto scambiante con l’esterno.
La corretta modellazione delle strutture di copertura in Elenco Piani e nei Dati estesi degli ambienti
Risulta pertanto necessario correggere l’input grafico al fine di:
- attribuire alla porzione con copertura esterna dell’ambiente (P1-U1)-0006 un ambiente aggregato al quale poter associare una diversa struttura di copertura.
- attribuire una diversa struttura di copertura all’intero ambiente (P1-U1)-0003.
Per comprendere come definire l’ambiente aggregato, si consiglia la visione del breve video:
La struttura che andremo ad inserire per entrambi gli ambienti è denominata “Copertura esterna a terrazzo 40 cm”:

Una volta corretto l’input grafico si potrà definire il valore di riflettanza della struttura di copertura in Archivio Strutture.

Avendo definito correttamente la copertura esterna dei due ambienti, al rilancio del calcolo di legge il warning non sarà più visibile.